Ed eccoci tornati con la nostra seconda recensione!
Oggi vi parlo de: I custodi di Slade House di David Mitchell.
Genere: Sovrannaturale con sfumature horror.
Editore: Frassinelli
Pagine: 240
Prezzo: 19,00
Trama:
Voltato l'angolo di una via di Londra, proprio dove occhieggiano
le vetrine di un popolare pub inglese, lungo il muro
di mattoni che costeggia un vicolo strettissimo, se tutto gira per
il verso giusto, troverete l'ingresso di Slade House. Un perfetto
sconosciuto vi accoglierà chiamandovi per nome e vi inviterà a
entrare. La vostra prima reazione sarà la fuga. Ma presto vi accorgerete
che allontanarsi è impossibile.
Ogni nove anni, l'ultimo
sabato di ottobre, gli abitanti della casa - una sinistra coppia di
gemelli – estendono il loro particolare invito a una persona speciale,
sola o semplicemente diversa: un adolescente precoce, un
poliziotto fresco di divorzio, un timido studente universitario.
Ma che cosa succede, veramente, dentro I custodi di Slade House?
Per chi lo scopre, è già troppo tardi…
Per chi lo scopre, è già troppo tardi…
Recensione:
Premetto che non ho mai letto nulla di David Mitchell e questo, quindi, è il suo primo romanzo a cui mi avvicino. Conosco l'autore solo di fama, per il suo successo che è stato "Cloud Atlas". La scrittura di Mitchell è complessa e non molto scorrevole ma non permette al lettore di abbandonarne la lettura. Il romanzo presenta diversi personaggi, uno alla volta, descrivendone la vita, gli umori e le motivazioni che, ognuno di loro, ha portato a recarsi a Slade House.
Slade House è una casa imponente, con un ampio giardino ricco di fiori, che ammalia chiunque vi si trovi davanti. Slade House si trova in una piccolissima via, ed è quasi impercettibile ai più. Si accede tramite una piccola porticina nera, porticina che attraverseranno tutti i personaggi, uno per volta, a loro rischio e pericolo. Esatto, rischio e pericolo perchè Slade House non è una tenuta antica e innocua ma tutt'altro. Ogni personaggio narrato si avvicina sempre più alla verità della casa, ma non abbastanza da evitare l'inevitabile. Inizialmente il romanzo procede lentamente ma, come spesso accade, si arriva ad una escalation di eventi e situazioni che prendono sempre più il lettore fino al finale, che ho trovato perfetto e coerente.
Leggendo questo romanzo, e leggendo solamente le trame degli altri suoi libri, ho notato che lo stile di Mitchell è eclettico, borderline e quasi sempre poco lineare. I suoi libri infatti non sono sempre facilmente inquadrabili in un genere preciso, ma navigano spesso su diversi argomenti, mantenendo, forse, un unico elemento comune che è il metafisico.
Leggendo questo romanzo, e leggendo solamente le trame degli altri suoi libri, ho notato che lo stile di Mitchell è eclettico, borderline e quasi sempre poco lineare. I suoi libri infatti non sono sempre facilmente inquadrabili in un genere preciso, ma navigano spesso su diversi argomenti, mantenendo, forse, un unico elemento comune che è il metafisico.
Detto questo, mi sento di consigliarlo assolutamente.
Alla prossima recensione!
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